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Archive for arte dello spettatore

Il suono del genius loci sardo, EntrareFuori al carcere di Volterra, la Tag Cloud delle parole chiave delle generazioni teatrali a confronto

  • Castelsardo, dal 18 al 20 luglio, nell’ambito di UnIsolaInRete Urban Experience cura una serie di incontri sul Il suono del genius loci. Uno dal titolo Pietre che cantano è una conversazione con Pinuccio Sciola e Elio Matassi a cura di Carlo Infante, con le polifonie della confraternita della Santa Croce. L’altro, Il futuro glocal, tra innovazione culturale e tradizione ancestrale, vedrà intervenire l’autore multimediale Francesco Casu e l’etnomusicologo Marco Lutzu, curatori dell’ Enciclopedia della musica sarda.
  • Roma, il 23 luglio alla Festa de L’Unità di Roma si interviene nel dibattito “Cultura digitale e Agenda digitale, priorità e obiettivi per il territorio del Lazio”
  • Volterra, il 24 luglio, si svolge il WALK SHOW “EntrareFuori” conversazioni nomadi con ascolti via radio e web nell’ambito di Volterra Teatro. Dopo aver seguito le azioni in carcere si muoverà il walk show a cura di Urban Experience: una conversazione nomade che vedrà protagonisti gli spettatori coinvolti. Si attraverserà la città di Volterra per arrivare alla Saletta del Giudice Conciliatore di Palazzo dei Priori e ci si confronterà in una passeggiata “peripatetica”  parlando del teatro che ci ha pervaso, lanciando via twitter (#25fortezza e #volterrateatro) appunti, foto e instant video.
  • Roma, il 25 luglio, al Parco dell’Appia antica (Via Appia antica 42) nell’ambito di NC-meet. Smart citizen. Musica, dibattiti e proiezioni, alle ore 17, s’interviene su  NC-lab. A carte scoperte. Cartografia critica, mappe di comunità e nuove esperienze partecipative.
  • San Marino, dal 27 al 31 agosto c’è SUMMER SCHOOL 2013 e FESTIVAL TEATRALE DELLA CITTADINANZA DEMOCRATICA.  IDENTITA’ NEGATE, IDENTITA’ IN TRASFORMAZIONE: ITINERARI TRA APPARTENENZE E COMUNITA’. Le iscrizioni hanno come scadenza il 28 luglio.

Roma parte a settembre 2013 il primo master italiano di Alta Formazione in Filosofia in pratica nelle organizzazioni complesse.Termine per le iscrizioni: 1° settembre

San Gimignano, nell’ambito del cantiere teatrale e web OrizzontiVerticali (qui trovi il programma) è stata lanciata una Tag Cloud delle parole chiave delle generazioni teatrali a confronto. Attraverso i commenti è possibile raccogliere nuove parole chiave.

Una videointervista in cui si tratta di derive situazioniste, web come spazio pubblico, scrivere storie nelle geografie…

Una nota su Performing Media per l’Urban Experience: la via ludico-partecipativa alla cittadinanza educativa.

Un report video del radio-walk show svolto nel Piceno (presso la tenuta Le Caniette) per il progetto Foodgallery: “Apri bene la bocca_Il cibo è comunicazione”.

immagine2013_low

 

Urban Experience per l’Ottobrata Romana

GNUletter dell’Ottobrata Romana
in cui si tratta di
  • Urban Experience
  • Talk Lab
  • Degustazioni teatrali radioguidate
  • Walk Show
  • Esplorazioni di fortezze
  • Geoblog di microstorie
  • Incursioni sui bus
  • Festival della Creatività
  • Educazione ai tempi di Internet

una performance teatrale radioguidata di Koinè

Urban Experience al Museo della Mente

Gnuletter di settembre in cui si tratta di:
  • Urban Experience al Museo della Mente
  • Tag Cloud tratta da twitter #ShortTheatre
Rilanciamo l’appuntamento a Roma, al Museo-Laboratorio della Mente, al S.Maria della Pietà,  giovedì 9 settembre 2010, alle ore 17, x l’assemblea di Urban Experience.
L’incontro è aperto a tutti: non solo a coloro che vogliono aderire all’associazione.
In questo gruppo di discussione troverai le tracce di un dibattito che sfocerà  il 13 ottobre al Tempio di Adriano, in un incontro pubblico sul tema Urban Experience per la nuova rete del valore: la ricchezza generata dal comportamento creativo degli utenti.
Tra le ore 17 e le ore 18 sarà possibile partecipare ad una visita guidata del Museo della Mente, un esempio emblematico d’innovazione territoriale, nel coniugare memoria,territorio, percezione e interattività. Un’opportunità per riflettere sul rapporto tra Mente e Spazio Pubblico, sul valore dell’inclusione e sull’espansione della coscienza collettiva… (l’immagine che trovi sotto è emblematica, segna l’entrata al Museo della Mente).
T’invitiamo a confermare la presenza perché stiamo organizzando un walk show: una passeggiata radioguidata all’interno del Museo, supportata dalle radioline whisper, con la guida sapiente di Pompeo Martelli che l’ha ideato.
Il walk show è gratuito ma t’invitiamo a sostenere il Museo acquistando una copia del loro prezioso libro.
Dai un feedback sul social network (indicando anche il numero delle persone che verranno con te). Dato il numero limitato delle radioline non possiamo garantire la partecipazione al walk show a chi non conferma.
Altra cosa: stiamo pensando ad una social cena (magari a Testaccio, visto che dopo si intende andare alla Pelanda x Short Theatre
A proposito, fino all’11 settembre al Mattatoio-la Pelanda , Urban Experience partecipa attivamente come partner web 2.0. a Short Theatre.
Si userà twitter in primo luogo (hashtag #shorttheatre) ,  il nostro blog e anche facebook x rilanciare il viral.
Uno dei presupposti dell’azione di Urban Experience è quello di creare ambiti partecipativi per promuovere, se non inventare (pensa ai nuovi format del web 2.0), spazio pubblico.
A proposito di twitter come opportunità per mettere in rete gli sguardi degli spettatori attivi vedi questa nota (tratta da un articolo pubblicato su Nova-Sole24ore nel giugno scorso e ripresa da Tafter).
Qui visualizzi i tweet sul visible (tag cloud!)
Sull’incontro a Frascati Ritorno al Futuro trovi delle tracce in questo blog del social network Urban Experience.

il monito d'entrata al Museo della Mente

Ritorno al Futuro e twittering x Short Theatre

Gnuletter di fine estate in cui si tratta di:
  • Ritorno al Futuro
  • Twitter per la rete degli sguardi teatrali
  • Urban Experience al Museo della Mente
  • Frascati al Parco di Villa Sciarra, giovedì 2 Settembre dalle ore 18.30, giochiamoci la lunga coda dell’estate , per partecipare attivamente a una conversazione-aperitivo nell’ambito del Festival Frammenti 2010.
Si parte da questo interrogativo: dove possiamo ritrovare il tempo e soprattutto il luogo per immaginare, progettare e costruire il nostro futuro?
Il futuro è praticamente sparito dai nostri orizzonti culturali.
E’, come suggerisce lo scrittore canadese William Gibson, “già qui, è solo mal distribuito”.
Si tratta di un Talk molto informale, in collaborazione con Urban Experience, combinato con un aperitivo, intitolato Ritorno al Futuro.
L’aperitivo sarà curato dal Torchio Ristorante che avrà un suo spazio all’interno di FrammentiFestival.
Nel blog di Urban Experience trovi note e link utili.
  • a Roma,  a SHORT THEATRE che si svolge dal 3 all’11 settembre al Teatro India e la Pelanda , Urban Experience partecipa attivamente come partner web 2.0.
Si userà twitter in primo luogo (hashtag #shorttheatre), il nostro blog e anche facebook x rilanciare il viral.  (entra qui per partecipare all’azione)
SHORT THEATRE non è un festival, né una rassegna, ma si avvicina all’idea di una manifestazione: una manifestazione di idee, di modalità, di temi, di strategie. Nasce dalla necessità di osservare come il teatro, nelle sue varie declinazioni, risponda alle provocazioni del nostro presente.
Uno dei presupposti dell’azione di Urban Experience è quello di creare ambiti partecipativi per promuovere, se non inventare (pensa ai nuovi format del web 2.0), spazio pubblico.
A proposito di twitter come opportunità per mettere in rete gli sguardi degli spettatori attivi vedi questa nota (tratta da un articolo pubblicato su Nova-Sole24ore nel giugno scorso e ripresa da Tafter).
Qui c’è qualche altro passaggio inerente gli interventi fatti al festival teatrale di Napoli.
  • Roma, al Museo-Laboratorio della Mente, al S.Maria della Pietà,  il 9 settembre 2010, alle ore 17,  Urban Experience si presenta x avviare la costituzione di un’associazione, x dare struttura alla progettualità in atto.
L’incontro è aperto a tutti: non solo a coloro che vogliono aderire all’associazione.
Tra le ore 17 e le ore 18 sarà possibile partecipare ad una visita guidata del Museo della Mente, un esempio emblematico d’innovazione territoriale, nel coniugare memoria,territorio, percezione e interattività. E’ opportuno registrarsi qui.
Intervieni nel gruppo di discussione che abbiamo attivato, con proposte e link alle esperienze che consideri pertinenti l’urban experience.
Troverai le tracce di un dibattito che sfocerà a ottobre in un incontro pubblico sul tema Urban Experience per la nuova rete del valore: la ricchezza generata dal comportamento creativo degli utenti.

Il Viaggio dell’Uva del Teatro de los Sentidos a Montalcino

Ti ritrovi al buio accompagnato per mano e vieni invitato a coccolarti accanto ad un monticello di torba che ti fa da cuscino.
Sepolto lì c’è un vasetto di vetro con un acino di uva che abbiamo spremuto con le dita. E grazie a quella piccola magia artigiana che sa essere il teatro, rovistando tra la terra, spunterà un vasetto che contiene del vino, un ottimo Brunello di Montalcino.
Si tratta di uno di quei percorsi sensoriali del Teatro de los Sentidos, esperienze straordinarie (ricordo ancora Oracoli, sottile viaggio iniziatico alla ricerca di un mistero che non può che rivelarsi nella nostra percezione accesa, fuori dal senso comune) che dimostrano che il teatro scaturisce più che dalla rappresentazione dalla partecipazione intensa e dall’empatia.
Ciò che è accaduto nel borgo toscano che domina la splendida Val d’Orcia (lì capisci che un paesaggio è non solo bello ma giacimento culturale) come momento conclusivo di un workshop prodotto dal Festival di Montalcino.
Un’esperienza attiva che fa riflettere su come si possa e si debba lavorare nel territorio per esaltarne le potenzialità, rivelandone il segreto, il genius loci.
Una buona palestra per l’arte dello spettatore, centrata sul valore dei punti di vita espressi dalla partecipazione sollecitata.
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Dopo La Fura. L’assalto alla diligenza.

 Leggo delle polemiche sui disagi subiti x partecipare alla performance della Fura dels Baus alla Cava di Carrara nell’ambito di Lunatica.

Penso prima di tutto al coraggio e all’impegno organizzativo intrapreso x uno degli eventi + forti dell’estate.
E’ 1/4 di secolo che seguo la Fura (vedi il testo che ho scritto nel 2001 x il RavennaFestival) e so che è nella radicalità delle loro azioni che risiede il principio attivo di un teatro emozionale, non drammaturgico, spiazzante, debordante.
Ciò che è stato visto con gioia partecipativa nella cava di Fantascritti, luogo a suo modo radicale, aspro e inquietante, ha confermato questa qualità direttamente proporzionale all’impatto percettivo e al felice spiazzamento dello sguardo.
A controbilanciare questo dato c’è il problema dei flussi degli spettatori in andata e ritorno dalla Cava con pullman che alcuni hanno sostenuto insufficenti.
Ciò che ho riscontrato come problema riguarda principalmente il percorso difficoltoso e lento dei mezzi x via delle strettoie e il traffico in città. I mezzi potevano essere sufficenti…
Ma se devo prendere una posizione netta difendo, senza dubbio, il coraggio organizzativo e la scelta culturale de La Fura.
Per quanto riguarda il futuro propongo una cosa precisa: abituarsi a seguire con più attenzione la domanda culturale e porre una moratoria all’offerta di spettacoli. Utilizzare il web per seguire le indicazioni e i feedback degli utenti, e quindi  prenotare, registrare i profili dei diversi target e a questo punto premiare con attenzioni particolari. Chi si fosse prenotato (con un form particolare, teso a stringere relazione con l’ente pubblico promotore) avrebbe potuto avere una corsia preferenziale, come con il telepass.
A questo punto lancio un’indicazione precisa: utilizzare gli eventi come occasione ideale per sollecitare, sondare e qualificare la partecipazione attiva dei cittadini, sperimentando modalità di gestione e progettazione del nuovo spazio pubblico, il web. Così com’è stato fatto dal teatro 2500 anni fa.
Per concludere con la questione della Fura alla Cava. La domanda da fare è: perchè al ritorno non si è organizzata un sistema di file (a segmenti, per velocizzare l’accesso ai pullman, come nei varchi aereoportuali) per risolvere il problema dell’assalto alla diligenza?

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ecco a seguire la nota che scrissi x il Ravenna Festival 2001

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L’impatto teatrale del site-specific

Il teatro è, per eccellenza, luogo. Lo dice la parola stessa, dal greco, theatron: il luogo dello sguardo.  E il festival di napoli me lo ricorda. Gioca con la città, ne re-interpreta i luoghi più particolari, a partire dal Real Albergo dei Poveri, un capolavoro architettonico del welfare settecentesco (con le ambientazioni di Corsetti e di Frattaroli, emblematico il suo De Sade pruriginoso, imabarazzante ma perfetto per quel contesto post-illuminista) , fino all’idea forte: la verticalità della città, dalle terrazze ai sotterranei.

Ecco ora i miei sguardi frammentati (copio-incollo e riedito un pochino, con link…) attraverso il microblogging di twitter che è ormai conosciuto ai più dopo i conflitti di Teheran, dove gli insorti stanno usando twitter x comunicare al mondo, dopo che i loro blog sono stati chiusi.

TeatroNA è la tag che ho usato x ripescare tutti i post pertinenti alla mia mission teatrale napoletana. Scandisco ora gli interventi (di max 140 battute) con #.

#TeatroNA, sto x scendere di nuovo nella NA sotterranea x l’azione site specific di muta imago #solco il decumano verso s.gregorio armeno e assaggio uno dei cioccolati + buoni d’europa#buio e umido e donne ritagliate dalla luce che sembrano colpi di pennello zen# rumore di fondo che sa di under world e quelle amazzoni che scandiscono marce#sono gli elementi a fare teatro secondo una tutta loro  vera drammaturgia artigiana di luce e suono #su una terrazza sbirciamo con binocoli e ascoltiamo i dialoghi lontani. Sono in Roof #ascolto con cuffie radio e seguo la sequenza di drammaturgia sonora che flirta con il reale.

nella foto MutaImago nel sottosuolo di Napoli

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Il business etico per la cultura e il circolo virtuoso del feedback

Fare economia va ben oltre il profitto, significa risparmiare o meglio ancora ottimizzare le risorse. In relazione alla cultura e alla sua ragione fondante che concerne la trasmissione del suo valore, penso a quanto sia decisivo attivare, per fare economia della cultura, ciò che definisco il circolo virtuoso del feedback: intercettare, dare forma e valorizzare lo sguardo degli spettatori-utenti-cittadini.

Un esempio, tra i tanti possibili, è nel modo attraverso cui ho partecipato, mettendo in rete i miei sguardi, al TeatroFestival di Napoli  (con tag teatroNA) e  qualche giorno fa al workshop su Economia della Cultura  all’Ara Pacis di Roma dove ho usato twitter in corso d’opera x pubblicare al volo i miei appunti, usando come tag Move on.
Note sparse che sono state però funzionali verso la fine dell’incontro x realizzare una TAG CLOUD che è stata sia proiettata sul grande schermo sia trasmessa via bluetooth a chi s’è aperto.

#Move on, sta x iniziare il workshop che lancia una buona domanda Quale economia reale x una cultura reale ?
#Move on, reale: ciò che incide, quanta cultura è ancora troppo autoreferenziale ? Qual’è la misura ? L’audience ? L impatto ambientale ?
#Move on o l’orientamento verso un mondo che cambia? Economia dei flussi urbani sollecitati da eventi-dispositivi
#move on tag dal workshop su economia della cultura : 2,6 % pil
#Move on , se quello è il pil prodotto dalla cultura poniamo la questione: prodotto migliore rispetto a cosa ?
#Move on , con Esterni si entra nel merito : design pubblico: progettare inventare uso della città
#Move on , da Giffoni film fest emerge glocal tag strategica
#Move on , da Comicon tag videogame, come nuovo prodotto culturale crossmedia

Sembrano messaggi in codice, scritti mentre s’ascolta ma utili x ricombinare gli elementi messi in campo ed estrarre queste tag:
pil, fil , business etico, glocal , economia olistica, crossmedia , design pubblico , betatesting visioni del mondo, glocal, videogame, experience, performing media, geoblog, auto-organizzazione, web 2.0

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Ancora da Napoli, via twitter

Penso e incollo qui, riordinando (anche perchè twitter mette in cima  i + recenti…invertendo il senso del discorso…è la dinamica frammentaria del microblogging) le notazioni che ho pubblicato  su twitter .  Con la TAG teatroNA si ripescano tutte…

1. _ TeatroNA. vado a napoli: sotterranei (40 metri sotto) con stalker scozzesi e De Sade. verso gli inferi, insomma. Sento già odor di zolfo. about 22 hours ago from web

2.  _ TeatroNA, Le cavità di Na regno di sub culture alterità penso a ciò che negli anni 80 s’era capito qui piuttosto che altrove about 16 hours ago from mobile web     ( P.S.mi riferisco a quando, nei primi anni ottanta, sull’onda della post-avanguardia teatrale Napoli si rivelò strepitoso laboratorio antropologico postomoderno, si anticiparono molti segnali di mutazione, li vissi in pieno, in prima linea…)

3. _ TeatroNA C è + teatro nei sotterranei che nell’interpretazione senza qualità. + genius loci che attori about 14 hours ago from mobile web

4. _ teatroNA, qui lo spettacolo sottoterra http://bit.ly/omLnM . + contenitore che contenuto 3 minutes ago from web
5. _ teatroNa,ripesco post senza tag:”sto x scendere nei rifugi antiaerei di NA x Monaciello”. L’ho mandato prima di scendere 40m sotto. 7 minutes ago from web
6. _ TeatroNA, De Sade esalta la poetica del male e Frattaroli si autocompiace nel sadismo about 12 hours ago from mobile web
7. _ TeatroNA, teatroNA, sto parlando di questo http://bit.ly/woZt9 , importante x la lettura di Sade ma 13 minutes ago from mobile web
8. _ teatroNA, …inaccettabile x la violenza sessuale messinscena. moralismo? no, buon gusto. E non basta il Frattaroli Style. Qual’è la soglia? 10 minutes ago from web
9. _ TeatroNA, è di un male non banale che si tratta ma lo stile dell’estremo non concede condivisione about 12 hours ago from mobile web
10. _ TeatroNA, si esagera in quel Sade, too much, non è + tempo di provocazioni… e il border-line simulato imbarazza about 2 hours ago from mobile web
11. _ TeatroNA, eleganza e stile teatrale non bastano: penetrazioni e scudisciate non sono sostenibili, c’è chi se ne va, anch’io ma con la mente. 18 minutes ago from web

E visto che ci sono (ho appena ritoccato la scrittura barbara da microblogging…) provo a concludere quell’infornata di visioni teatrali con un ultimo appunto, riprendendo un sms che mi ha mandato Enrico Frattaroli: “Con Sade non si può essere moderatamente eccessivi. E’ un assoluto (…).”

Perchè, mi dico, cercare di portare la nostra coscienza verso il punto di rottura? Forse dico questo perchè ho già dato, ho già visto… Ma il punto non è qui.

E’ ancora una volta nella forma: nella condizione percettiva verso cui siamo indirizzati da uno spettacolo che dietro un impianto elegante ( e sapiente, secondo degli stilemi ben collaudati da Frattaroli) cerca di radicalizzare solo attraverso una perversione sessuale di fronte alla quale essere spettatori è quantomeno scomodo.

Una nota sulla foto:

Scudisciate. Qual’è la soglia della sostenibilità dello sguardo? Perchè condividere?Sade

Sguardo TWITTER dal Festival di Napoli

Non faccio + il critico teatrale dal secolo scorso…e salutando gli amici sulla navetta in transito x gli eventi del NapoliTeatroFestival mi viene da dire… non ci vediamo da un teatro fa

Ma faccio, anzi sono spettatore, utente e cittadino attivo che si diverte a rilanciare il suo sguardo teatrale anche sulla piattaforma di microblogging sulla cresta dell’onda (3712% di accessi in più nell’ultimo anno…mentre facebook è sotto il 700%…numeroni comunque) TWITTER.

E mi trovo a scrivere al volo con l’andazzo da sms, i frammenti immediati del mio sguardo che rilancio in termini partecipativi sulla mia pagina di twitter .

In ogni caso li pubblico anche qui (perchè sono + visibili, visto che non ho lanciato la campagna followers su twitter…), sembrano sconclusionati…anche perchè i recenti sono di fatto conseguenti ai frammenti precedenti…ma penso che questo andamento corrisponda alla realtà del nostro sguardo reale: non lineare, i-pertinente, prismatico, casuale, evocativo, intimo, implicito…

Eccoli:

  • altre meriterebbero un approfondimento… commenta sul mio blog … o cercami su facebook
  •  le tag sono, x statuto, corte corte. alcune possono essere decodificate scorrendo gli ultimi post qui sotto…1 minute ago from web
  • ora le TAG (le mie parole chiave) del festival: welfare, visione persistente, piano sequenza circolare, format produttivo, logo-enigma,ponte, 6 minutes ago from web
  •     fa ponte e non “da ponte”. Dico nazionale perchè è stato individuato come l’evento di maggior rilievo della nazione sul fronte del teatro, 13 minutes ago from web
  • Il festival nazionale del teatro fa ponte tra napoli e singapore, about 9 hours ago from mobile web
  • Le riprese video in scena rendono la persistenza della visione scenica,about 9 hours ago from mobile web
  • La platea gira: lo sguardo scorre in un piano sequenza circolare,about 9 hours ago from mobile web
  • Teatro della sorpresa con mirabili e artigiane soluzioni in cromakey,about 9 hours ago from mobile web
  • Storie di veri contraffatti: commerci iniqui tra italia e cina. Lo spettacolo descrive la deriva globalizzata,about 9 hours ago from mobile web
  • Outback,about 12 hours ago from mobile web
  • Siamo dentro, dietro, fuori il real albergo borbonico: un capolavoro di welfare settecentesco,about 12 hours ago from mobile web
  • Era il 74 con la Gaia Scienza a roma x DP,about 13 hours ago from mobile web
  • Ho appena evocato una delle prime performance di GBC: la rivolta degli oggetti,about 13 hours ago from mobile web
  • Saremo fermi ma la platea si muoverà, about 13 hours ago from mobile web
  • Per il festival nazionale del teatro a vedere Corsetti e il real albergo dei poveri : si reinventano spazi pubblici,about 18 hours ago from mobile web
  • A napoli, about 18 hours ago from mobile web

a proposito di twitter: ecco un video su come funziona
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